Ramadán Mubarak

Ramadan in Marocco

Il Ramadan coincide con la data in cui il Profeta Muhammad ha ricevuto la prima rivelazione del Corano, il libro sacro dei musulmani che, tra le tante altre cose, stabilisce i limiti nei rapporti tra gli individui e tra l’individuo e la comunità. È il mese sacro del digiunodedicato alla preghiera, alla meditazionee all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti adulti e sani che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere, fumare e praticare sesso. Dal digiuno sono esentati i minorenni, i vecchi, i malati, le donne che allattano o in gravidanza. Le donne durante il ciclo mestruale e chi è in viaggio sono solo temporaneamente esentati.

I Cinque doveri

Il digiuno è uno dei cinque doveri della fede islamica. Gli altri sono la professione di fede , la recita quotidiana delle cinque preghiere, l'elargizione delle elemosine e il compimento, almeno una volta nella vita, del pellegrinaggio a La Mecca. La mancata osservanza di questi precetti, può comportare l'imputazione del reato di apostasia.

Uniti, ma diversi

Il Ramadan è il mese più sacro dei musulmani - che sono circa 1,6 miliardi in tutto il mondo - e il periodo dell'anno in cui si celebra è lo stesso in tutti i Paesi islamici. Il mese di Ramadan non cade sempre nello stesso periodo del calendario gregoriano, perché quello degli islamici è un calendario lunare (l'anno lunare dura circa 11 giorni meno di quello solare).

Differenze nella tradizione

Alcune differenze nella tradizione si riscontrano nei cibi che si possono mangiare quando cala il sole. Ogni Paese ha delle particolarità: per esempio, in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l’agnello arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i “katai”, dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero. Durante il Ramadan si bevono succhi di frutta, e nei Paesi del Maghreb quello di liquirizia, che alza la pressione sanguigna, perché chi digiuna ce l’ha più bassa del solito. Il Ramadan è però ovunque un momento di condivisione e di unione. È usanza invitare i propri vicini e amici a condividere tutti insieme il pranzo serale - chiamato iftar - e a recitare particolari preghiere dette Tarawih.

Ramadan in Marocco

Una festa mobile

Il Ramadan dipende dunque dalle fasi lunari o dell'osservazione a vista della luna crescente. Questo fatto ha due conseguenze. La prima è che il Ramadan può iniziare in date diverse da Paese a Paese. La seconda è che ogni anno il Ramadan inizia prima dell'anno precedente, e ci sono anni in cui viene celebrato in inverno, quando le giornate sono più corte (e dunque anche il digiuno). In questo periodo storico, nel nostro emisfero, il Ramadan cade invece in primavera/estate e qui possono nascere alcuni problemi. Per esempio a Reykjavik, in Islanda, il digiuno dura poco meno di 22 ore, ossia regolarmente dall'alba (attorno alle 2 del mattino) al tramonto (intorno a mezzanotte). A Sidney (Australia) è inverno e il digiuno dura poco più di 11 ore, mentre in Alaska nello stesso periodo il Sole non tramonta mai... In questo caso si è posta ovviamente la questione del digiuno, risolta da alcuni saggi con l'indicazione agli abitanti islamici di Juneau (Alaska) di seguire il calendario di un altro Paese.

Ramadan in Marocco

Poca fame al mattino

Durante il mese del digiuno si consumano due pasti principali: il suhur, poco prima dell’alba; e il fitùr (o iftar), subito dopo il tramonto. I cibi sono i più vari, a seconda dei Paesi. Tuttavia, prima di analizzare le differenze, vale la pena citare alcune analogie. Il suhur, di solito, è un pasto leggero, a volte anche un sorso d’acqua: la quantità di questo pasto dipende da quanto si è mangiato durante la notte, e così di buon mattino la fame di solito non è molta. Si può consumare una normale colazione, ma anche yogurt oppure frutta fresca. Poi, più nulla fino al tramonto.

Alla sera si comincia coi datteri

Il fitùr, invece, si celebra al calare del sole e si inizia mangiando un dattero. Si solito si alternano tre portate, la prima costituita da un numero dispari di datteri, la seconda da una zuppa a base di lenticchie, pollo, avena, frika e patate. La terza portata, in genere, è la più abbondante e varia. In questa fase si iniziano a consumare anche bevande fredde, per dissetarsi dopo la lunga astensione durante queste caldissime giornate. La notte, se lo si desidera, si può consumare frutta e prodotti dolciari da forno, quindi bere succhi di frutta.

Ramadan in Marocco

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