Essaouira la Woodstock del Marocco e i figli nascosti di Jimi Hendrix
Essaouira è una città del Marocco, capoluogo della provincia omonima, nella regione di Marrakech-Tensift-El Haouz. La città è affacciata sull’Oceano Atlantico e conta circa 70.000 abitanti ed è capoluogo dell’omonima provincia. Essaouira e’ anche nota come “il porto di Timbuctu”, poiché da qui partivano per l’Europa le mercanzie arrivate dall’Africa nera lungo la Route du Sel. Porto di commerci dunque, ma anche di pescherecci. Ancora oggi 4000 famiglie di Essaouira vivono di pesca, benché negli ultimi anni gli introiti siano drasticamente diminuiti a causa della concorrenza delle navi giapponesi: se nel 1978 si raggiunse la cifra record di 40mila tonnellate di sardine pescate, nel 2000 si arrivava a malapena a 4700. Comunque, il sapore simbolo di Essaouira resta quello delle sardine, e l’odore quello del mercato del pesce, che si fa penetrante non appena il vento (che qui chiamano taros, in berbero, e che accusano di far impazzire gli stranieri) cala un istante.




Essaouira: la Woodstock del Marocco
“La sua medina è iscritta nella lista dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’UNESCO. A differenza che in altre città arabe, non è raro vedere balconi, che segnano le abitazioni di europei o diplomatici. Ancora oggi, dopo la fine del protettorato francese e del periodo hippy, durante il quale persino Jimi Hendrix visse per un periodo a Essaouira, la città resta un buen retiro per europei di ogni età, che qui trovano una popolazione accogliente (e abituata alla stravaganze), un microclima eccezionale per il Marocco, con temperatura mite costante per gran parte dell’anno”
Essaouira, la Woodstock del Marocco, a metà degli anni Sessanta fu il luogo dove si riunirono numerose comunità hippy che ospitarono tra l’altro artisti come Jimi Hendrix, Frank Zappa, Bob Marley, Sting. Ad attirare Jimi Hendrix a Essaouira fu la ghnawa, musica introdotta in Marocco dagli schiavi neri e qui ogni anno, nel mese di giugno, ha luogo il Festival di musica gnawa





LA MUSICA GNAWA
Essaouira è la patria della musica Gnawa, la musica di una minoranza etnica di mistici musulmani di discendenza subsahariana, che proviene dagli schiavi neri portati dall’Africa, nel diciotessimo secolo, quando la città era il porto d’imbarco di schiavi per le colonie portoghesi. La musica proviene dai rituali di guarigione, attraverso l’utilizzo di percussioni che inducevano il malato in trance, e riuscendo ad espellere lo spirito maligno responsabile della malattia. Ora la musica Gnawa è svincolata dall’azione terapeutica ma gli strumenti utilizzati ed i ritmi sono esattamente quelli che venivano utilizzati nelle guarigioni. E seppur non utilizzati per le guarigioni, sono diventati un’attrazione per i musicisti. Il fascino di questa musica ebbe la sua esplosione negli anni ’60 e ’70. Sono gli anni in cui la città marocchina, perennemente battuta dal vento, tra il suo cielo azzurro, le sue calli bianchissime ed il mare sterminato, ha meritato di essere soprannominato la Woodstock del Marocco.
Orson Welles ha girato ad Essaouira molte riprese del suo film Otello (1952). La fortezza, i muri bianchi e cangianti, la rilassatezza dei suoi abitanti, la Kasbah, le botteghe artigiane, rendono questa città unica e dal sapore europeo: nel 1756 i francesi ne fecero un perfetto esempio di architettura militare e la arricchirono con mura, torri, bastioni e porte riuscendo a coniugare perfettamente la cultura arabo-musulmana con quella d’oltre mare. Consigliamo ai turisti di visitare il mercato del pesce e di osservare il lavoro dei pescatori e dei commercianti. I negozi vendono splendidi prodotti di artigianato locale come ad esempio prodotti in legno di tuia, vestiti ricamati e tappeti.